Pusher ucciso in una sparatoria a Torino, uno dei sicari si nascondeva a Martinsicuro

TERAMO – C’è un nuovo arresto per l’omicidio del pusher gabonese Moussa Seck, ucciso in strada a colpi di pistola lo scorso maggio a Torino. La polizia ha arrestato un albanese in provincia di Teramo. Faceva parte, secondo l’accusa, del commando che poco prima degli spari aveva litigato con il pusher, ma non avrebbe sparato alla vittima. La sua posizione è al vaglio del gip del tribunale di Torino. Per il delitto sono in carcere dallo scorso 27 maggio altri tre albanesi. Si nascondeva nell’abitazione di alcuni parenti a Martinsicuro, l’albanese Paolo Avdul, 21 anni, arrestato per l’omicidio a Torino del pusher gabonese Moussa Seck. Secondo quanto emerso dalle indagini, era fuggito il giorno dopo il delitto, avvenuto per le strade del quartiere della movida torinese. Dopo averlo individuato, e seguito per alcuni giorni, è stato fermato dalla polizia, che ha fatto irruzione nell’appartamento. Quello eseguito in provincia di Teramo è il quarto arresto per l’omicidio del gabonese, che venne ripreso dalle telecamere di sicurezza della zona. Le forze dell’ordine stanno ancora dando la caccia a tre persone, sospettate di far parte del commando che nella notte dello scorso 16 giugno organizzò una sorta di spedizione punitiva contro la vittima. Il pusher gabonese si è trovato in mezzo a una disputa tra gli autori dell’agguato mortale e un gruppo di spacciatori centrafricani accusati di avere infastidito alcune prostitute della zona.